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Dicembre 2016

Referendum costituzionale 2016

Ha vinto il NO, Tutti lo davano per scontato.

Cambiare perché tutto restasse come prima? NO di certo !

Tanto vale lasciare che tutto resti come prima, così gl'intrallazzi non hanno bisogno di fare la fatica di adeguarsi ai mutamenti. Questo è stato il messaggio dei fautori del NO. Questo è stato anche quello subliminale di chi ha proposto il SI come il meglio di niente e di chi si agitava predicando che è meglio l'imperfetto sul tavolo che il perfetto chiuso nel cassetto.

Carnevalata.

Circenses sine panem !

Cosa grideremo in futuro ? … Viva Grillo ? … Viva Berlusconi ?… Viva Salvini ?... Viva Chicchessia ?... e non importa se a braccio teso e pugno chiuso, mano distesa o mano al petto, per rispondere :

"A NOI !?"

È il popolo sovrano a volerlo, quello delle curve degli ultrà come quello indignato, ma mugugnante, delle tribune; quello del NO, del NI, del SÌ.

Non sono bastati gli oltre settanta milioni di morti della seconda guerra mondiale perché con essi morisse anche il Fascismo.

L'Italia ricca o povera, dominante o dominata, furba o grulla non cessa d'essere "magistra" di trasformismo e non solo in casa propria, vista la carica dei centouno in Europa che, come rigagnoli, confluiscono a valle in unico fiume.

Scrivono i media:« L'Italia democratica c'è, ha risposto compatta all'appello!»

Anche nel '38 l'Italia ci fu e rispose compatta all'appello, ma come un gregge di pecore. L'unica differenza è che oggi non sappiamo ancora chi ne sarà il pastore.

Allarmato, prima del voto, ho chiesto lumi all'oracolo. Così mi ha risposto la Sibilla:

«Sì o No che male fa

quando nulla cambierà?

La campagna elettorale

è dovunque un carnevale

e i giullar non dan mestizia

sparpagliando l'immondizia.

San diffondere gaiezza:

quella è fonte di ricchezza.

Materiale o immateriale

è una distinzion banale».

È vero: il carnevale procura sempre un buon lavoro ai netturbini, con somma gioia di chi ci sa fare.

C.A.B.

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