CARLOANTONIOBERTOLO
BERTOLOCARLOANTONIO
CHIUNQUE TU SIA,
BENVENUTO IN CASA MIA.
Se vuoi saper chi sono,
come scrivo e cosa scrivo,
va alle opere, scegli,
siediti comodo, tappa
le orecchie, spalanca gli occhi,
la mente e il cuore,
leggi e dimentica le ore.
Incognite
C’era un tempo in cui col diploma
scapolavi ogni tipo di soma
oggi s’anche tu sei laureato
ogni impiego ti vien rifiutato
ché la scienza tracorre, galoppa
e nessuno oramai più la stoppa.
La rincorri, ma quella trafugge
el rancore nel cuore ti rugge
pel sapere che sfugge di mano
e ci fa gl’ignoranti che siamo.
Nel frattempo diventi un matusa,
sai tu dirmi se c’è un’altra scusa?
E così regrediti all’infanzia
per la nostra novella ignoranzia,
siamo messi in cantuccio, da parte
diventati senz’arte né parte.
Inservibili vuota dispensa
e qualcun forse c’è che già pensa
di avviarci al traguardo finale
in maniera del tutto legale.
Giovanotti d’allegro avvenire
siamo forse sottratti al morire?
Per trent’anni vi abbiamo allevati,
coccolati, istruiti, allogati,
perché mai oggigiorno vi pesa
il gravarvi quel po’ sulla spesa
e vi sembra un’usurpazione
finanziarci quel po’ di pensione?
Il futuro ha varcato la soglia,
ragazzotto, tu voglia non voglia
tocca a te che idolatri la scienza
soggiacer a ogni sua conseguenza
stai attento a quel che non vedi
per non darti la zappa sui piedi,
lo facemmo nel secolo scorso
e l'ambiente patisce il suo morso.